Trama
Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, per la sua innata capacità di combinar guai, è nato dalla fervida fantasia di Vamba ( pseudonimo di Luigi Bertelli) che ha scritto “Il Giornalino di Gian Burrasca” nel 1907.
Ispirandoci a questo celebre romanzo per ragazzi abbiamo messo in scena alcuni degli episodi del Giornalino.
L’azione si svolge a casa del protagonista che ne combina talmente tante a danno della zia e delle sorelle da venir spedito in Collegio.
Qui Gian Burrasca dovrà difendersi dalle angherie della perfida Direttrice, dello sprovveduto Direttore e dal cuoco, spalleggiato dagli altri collegiali.
Al Collegio “Pierpaolo Pierpaoli” ne succederanno delle belle: burle, sedute spiritiche, complotti, così tante marachelle che alla fine Giannino verrà espulso e potrà tornarsene felice a casa sua. Perché in fondo…” E’ bello avere una famiglia che ci vuole bene, anche se siamo un po’ monelli!”
Musiche e testi originali accompagnano le coreografie studiate per rendere ancor più frizzante e brioso l’allestimento che vedrà in scena una trentina di ragazzi.
Ispirandoci a questo celebre romanzo per ragazzi abbiamo messo in scena alcuni degli episodi del Giornalino.
L’azione si svolge a casa del protagonista che ne combina talmente tante a danno della zia e delle sorelle da venir spedito in Collegio.
Qui Gian Burrasca dovrà difendersi dalle angherie della perfida Direttrice, dello sprovveduto Direttore e dal cuoco, spalleggiato dagli altri collegiali.
Al Collegio “Pierpaolo Pierpaoli” ne succederanno delle belle: burle, sedute spiritiche, complotti, così tante marachelle che alla fine Giannino verrà espulso e potrà tornarsene felice a casa sua. Perché in fondo…” E’ bello avere una famiglia che ci vuole bene, anche se siamo un po’ monelli!”
Musiche e testi originali accompagnano le coreografie studiate per rendere ancor più frizzante e brioso l’allestimento che vedrà in scena una trentina di ragazzi.
Note di regia
Ci ha affascinato l’idea di mettere in scena questo famoso romanzo, ricco di personaggi divertenti e situazioni grottesche. Il testo, ambientato ai primi del novecento, è spiritoso e scanzonato, ma ancora attuale. Mostra il mondo dei bambini che si scontra con le rigide regole imposte dagli adulti, capaci di infrangerle per primi per il loro tornaconto.
Infatti Giannino non fa che “dire la verità” in faccia all’eccentrica Zia Bettina o alle sorelle innamorate e per la sua “sincerità” viene inesorabilmente punito. Giannino è una peste, ma anche una piccola vittima dell’ipocrisia degli adulti.
In fondo se “ i grandi” qualche volta gettassero la loro maschera, fossero più sinceri e attenti ai sentimenti veri, tutto filerebbe più liscio.
Infatti Giannino non fa che “dire la verità” in faccia all’eccentrica Zia Bettina o alle sorelle innamorate e per la sua “sincerità” viene inesorabilmente punito. Giannino è una peste, ma anche una piccola vittima dell’ipocrisia degli adulti.
In fondo se “ i grandi” qualche volta gettassero la loro maschera, fossero più sinceri e attenti ai sentimenti veri, tutto filerebbe più liscio.
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